Ma la sua indole non lo relegò mai ad un luogo e per questo motivo iniziò a girare il mondo procurandosi talvolta il sostentamento anche con metodi illegali e qualche truffa. Riordiamo che a quei tempi ciò era una abitudine molto frequente , anche tra nobili e benestanti.
Viaggiò a lungo visitando i luoghi più lontani dell’ Europa e dell’Oriente venendo così a contatto con le tradizioni magiche e misteriche di quei paesi.
A Roma conobbe Serafina Feliciani, donna bellissima e dotata anche lei di facoltà medianiche. Ebbero insieme una vita avventurosa costellata da trionfi e cadute, ricchezza e povertà assoluta, gloria e persecuzioni.
Veggente, negromante, guaritore, alchimista, Giuseppe Balsamo si affiliò alla Massoneria e ad altri Ordini Esoterici cambiando il proprio nome in Alessandro ed assumendo il titolo di Conte di Cagliostro in memoria della zia che lo battezzò. L’ affinamento delle sue doti lo condussero ad accrescere nel tempo le sue caratteristiche di mago fino a sacralizzare all’interno del Rito Egizio da lui fondato attività paranormali, ponendole al centro del Cerimoniale e rendendole di conseguenza il momento culminante della celebrazione.
Ma fu all’esterno della massoneria e del culto da lui propagandato ad ottenere i maggiori successi. Predire la caduta della monarchia di Francia e l’avvento di uno stato rivoluzionario in un periodo dove si rischiava la vita per molto meno, fu un atto di forza e sicurezza non trascurabile che sottolinearono in quel momento lo straordinario vigore spirituale di cui era dotato.
La sfrontatezza di andare a Roma a presentare nella città Santa il suo Rito per ottenerne dal Papa il riconoscimento, fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Venne arrestato dall’ Inquisizione, processato e condannato a morte con l’accusa di stregoneria, massoneria e propaganda di pensiero eretico.
Più tardi la pena fu commutata in carcere a vita da scontare nella fortezza di San Leo.
Lì ufficialmente morì, ma le prove che ciò sia veramente successo nei termini e nelle modalità descritte sui documenti, lasciano molti dubbi….. Dopo oltre due secoli tuttavia ancora vige la controversia se Balsamo ed il Conte di Cagliostro fossero la stessa persona. La diatriba è dettata più che da fonti storiche incontrovertibili, da antichi retaggi occulti e dallo scontro tra due opposte fazioni che da sempre si sono contese quella legittima autenticità del personaggio che a tal proposito, quasi a rendere ancor più arduo il compito, ammoniva “La verità su di me non sarà mai scritta perché nessuno la conosce”, come a lasciare in eredità ai posteri un dubbio irrisolvibile. Estimatori e detrattori hanno per secoli e fino ai giorni nostri elaborato e manipolato qualsiasi congettura ed ipotesi sull’ operato di Cagliostro per giustificare il proprio modo di vedere la questione. Certo è strano che nello stesso periodo di tempo siano vissuti due uomini le cui gesta si siano sovrapposte, intrecciate embricate in maniera così sottile da far pensare a due realtà diverse, quasi ad una doppia vita. Si reputava il povero Palermitano di Ballarò troppo ignorante per accedere a verità e sapienze riservate a pochi eletti e pertanto il dualismo sulle origini e sulla disputa se l’umile ( ma proprio umile?) Giuseppe Balsamo fosse unimbroglione incolto e vagabondo oppure fosse quell’ Alessandro Conte di Cagliostro massone, alchimista, dotto ed eretico che aveva stupito l’Europa per le sue capacità di veggenza e guarigione, rimase e rimane sempre aperto. A tal proposito nel libro “L’eterno viaggio di Cagliostro un Mago Illuminato tra Sapienza e Pietra Filosofale “ viene anche dibattuta la questione e l’ autore spiega le argomentazione che lo hanno convinto ad escludere che si trattasse di due individui diversi relativamente al fatto di quanto fosse improbabile se non addirittura impossibile che parallelamente si muovessero nel vecchio continente due “entità” opposte come cultura e personalità senza mai incontrarsi o senza che almeno uno abbia denunciato l’altro per sostituzione di persona o per plagio. La tesi dell’unicità del personaggio viene inoltre supportata da ampia serie di prove e confronti che emergono in alcune parti del saggio.
Speciali persone in grado di maneggiare questo polarizzante sviluppano capacità magnetiche che riescono ad interferire con gli umori corporei determinando uno spostamento in senso negativo o positivo dello stato di benessere sanando disturbi di vario genere, soprattutto di tipo nervoso e cerebrale.
A dare sostegno a questa straordinaria dote fu anche la vicinanza della moglie Serafina Feliciani. Su di lei e sul rapporto che negli anni ebbe con il marito è stato già scritto fin troppo ed a volte anche a sproposito.
Romana, ma di origini Reatine, fu in grado di supportare Cagliostro in tutte le sue più autorevoli imprese in virtù del fatto che anche lei era esperta nell’arte della chiaroveggenza, essendo una sensitiva navigata nell’operare come intermediaria con entità soprannaturali.
Il presente saggio “ L’eterno viaggio di Cagliostro / Un Mago Illuminato tra Sapienza e Pietra Filosofale” ripercorre la vita di Giuseppe Balsamo focalizzando gli aspetti esoterici e simbolici di un percorso che hanno condotto il protagonista all’ immortalità attraverso l’ uso di antiche conoscenze e sapienze che più di ogni altro fu in grado di apprendere ed assimilare. La sua morte materiale storicamente avvenuta a San Leo vera o presunta che sia stata, non scalfisce affatto un vissuto straordinario che in ogni caso ha liberato uno spirito universale profondo conoscitore delle verità misteriche della muratoria italico-mediterranea.
Prof. Giancarlo Seri.
Il magnetizzatore può guarire disturbi di varia natura, soprattutto nervosi. Divenuto rapidamente una moda, il mesmerismo si attira la condanna della comunità scientifica, ma anche l’entusiastica adesione di una schiera di proseliti.
Giuseppe Balsamo tra profetismo medianico e le verità misteriche della muratoria italico-mediterranea
Dott. Mario Pavone